Movistar, Amador ammette: “Voglio andare alla Ineos. Nel ciclismo è la squadra di riferimento”
Il futuro di Andrey Amador rimane incerto. Il costaricense è al centro dell’intrigo di ciclomercato più interessante di quest’inverno: a luglio infatti la Movistar ha annunciato il rinnovo del suo contratto, prolungando un rapporto iniziato nel lontano 2011. Ma il Team Ineos si sarebbe avvicinato al corridore in un momento successivo, trovando un accordo per il suo trasferimento: da quel momento lo scalatore si trova in una situazione di impasse, con il suo vecchio team che non vuole liberarlo e i britannici restii a pagare una clausola rescissoria per averlo tra le sue fila già nel 2020.
A chiarire la volontà, apparsa evidente negli ultimi mesi, di cambiare divisa, è stato lo stesso corridore, che in un’intervista rilasciata a Joan Seguidor ha ammesso: “Chiaro che voglio andare al Team Ineos. Al momento la situazione è incerta, però ho bisogno di aria nuova, nuove mete e obiettivo. Guardo con soddisfazione a questi dieci anni in Movistar, rimarrà sempre così, però ho bisogno di cambiare. La situazione si risolverà a breve“.
Amador ha poi speso parola al miele per la formazione britannica, evidenziando ulteriormente la propria intenzione di cambiare maglia: “La Ineos è ordine, è la squadra di riferimento fin da quando ha preso il posto del Team Sky. Hanno portato un grande miglioramento tecnologico a questo sport e hanno rivoluzionato i modi di fare le cose. Abbiamo ammirato il suo modo di dominare al Tour de France, che è la corsa più difficile da controllare. Muovono perfettamente gli otto uomini, dominano la situazione, non si disperano, pensano al collettivo prima ancora che al corridore, tutti uniti. Non si pestano i piedi tra di loro”.
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